L’ASD Ascot Triante ha negli anni sempre più fatto crescere al proprio interno una particolare sensibilità e attenzione educativa nei confronti dei propri atleti, considerandola a tutti gli effetti parte integrante del programma sportivo. Tale sguardo ha portato negli anni ad una sempre maggior attenzione anche alle situazioni di fragilità, tenendo sempre aperte le porte a progetti di collaborazione sociale, quali quelli per i giovani in difficoltà (provenienti da realtà del territorio quali la Cooperativa Capitanio, il Centro Mamma Rita, L’Istituto Canossiane Collegio Bianconi, gli Artigianelli e la San Vincenzo) o per i giovani migranti nel progetto “Sport Inside” di cui è stata tra i promotori, infine nell’ultima stagione, il Presidente ha avviato una collaborazione con CSI per il mondo, esplorando le opportunità di una cooperazione sportiva internazionale, partecipando a due progetti in Camerun e in Bosnia Erzegovina.

Sensibilità e attenzione che due anni fa hanno portato l’Associazione Sportiva a diventare attore attivo della rete TikiTaka nei progetti di Inclusione sociale diventando promotrice dell’attivazione di una squadra di calcio integrato e, in collaborazione con l’SPB Baita, di una squadra di pallavolo integrata, con evidenti risultati positivi tali da portare nella stagione 2019-2020 alla possibilità non solo di attivare una seconda squadra di calcio integrato ma con il desiderio di poter rispondere anche alle esigenze di ragazzi con disabilità più piccoli. La collaborazione attivata con la rete TikiTaka, al di là dell’avvio delle squadre di sport integrato, ha, inoltre, portato a costruire relazioni importanti e significative con alcuni soggetti del territorio (quali ad esempio le cooperative Novo Millennio e Il Brugo) elemento che nel tempo è risultato diventare opportunità nella costruzione di un progetto educativo sportivo di più ampia portata.

A fianco dell’attenzione agli atleti, e a situazioni di fragilità, queste felici sperimentazioni progettuali, hanno portato a risultati importanti anche rispetto all’incontro e al coinvolgimento dei familiari, come ad esempio avvenuto in modo molto efficace negli sport integrati, che ha visto una partecipazione costante e attiva nel corso dei due anni intercorsi, arrivando ad un loro coinvolgimento anche a livello di assunzione di compiti di responsabilità (ad es. incarico come dirigenti squadra).

Ci piace perciò pensare che uno degli obiettivi che vogliamo mettere in campo a partire dalla stagione sportiva 2019-2020 possa essere anche quello di una sempre maggior attenzione e coinvolgimento della componente famiglia.

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